La sentenza del Tribunale di Trani, a seguito del procedimento che ha visti imputati Annalisa Nanna e Domenico Iacobellis, rispettivamente proprietaria dell’immobile sito in via Arco Chiesa Vecchia n. 19 e progettista e direttore dei lavori di ristrutturazione, consolidamento e restauro dell’abitazione in questione, ha confermato che le opere realizzate sono abusive per la mancanza dell’autorizzazione paesaggistica all’interno del permesso a costruire rilasciato nel 2008 dal Comune di Molfetta.
Il Giudice dell’Udienza Preliminare, infatti, pur rilevando la prescrizione del reato di falso ideologico per induzione e del reato ambientale e pur dichiarando il proscioglimento dell’Avv. Annalisa Nanna per il reato di falso “perché il fatto non sussiste”, ha stabilito che: “tuttavia ciò non toglie che le opere realizzate siano abusive;infatti come ritiene il CT [Consulente Tecnico, ndr] del Pm «...Da ciò deriva che il Permesso a Costruire n. 1313/2008, rilasciato dal Comune di Molfetta in assenza della prescritta autorizzazione paesaggistica, almeno nella parte in cui autorizzava l’alterazione dello stato dei luoghi e dell’aspetto esteriore dell’edificio (demolizione e ricostruzione, in posizione diversa, della parete di ultimo piano e inserimento di una nuova volumetria al di sopra del colmo originario dello stesso edificio), è inefficace e, pertanto, le opere realizzate sono abusive» e pertanto «...le relative opere realizzate erano e restano abusive»”.
Questo conferma i dubbi sulla natura dell’atto che ha autorizzato l’alterazione dello stato dei luoghi e dell’aspetto esteriore dell’edificio, ovvero del torrino adiacente al Duomo Vecchio di Molfetta. Dubbi espressi, a suo tempo, anche dal circolo Legambiente di Molfetta “Giovanna Grillo” nell’esposto firmato insieme con l’Archeoclub e l’ Associazione culturale della Terza Età.
Dalla sentenza che ha definito il procedimento penale in cui Legambiente si è costituita parte civile con l’Avv. Annamaria Caputo emerge, inoltre, la responsabilità del Comune che ha rilasciato il permesso edilizio senza la necessaria autorizzazione paesaggistica
Legambiente chiede, quindi, all’Amministrazione comunale di Molfetta di rigettare qualsiasi richiesta di sanatoria relativa al torrino realizzato e , conseguentemente, di avviare tutte le procedure più opportune, atte a ripristinare lo stato dei luoghi originario.
Da ultimo, una considerazione fin troppo ovvia. Per il futuro, senza attendere che i reati cadano in prescrizione, la pubblica amministrazione (il Comune) e tutti gli organi competenti (compresa la Soprintendenza) facciano quel che a loro compete: vigilare e adoperarsi ben prima che gli abusi – come questo, conclamato ormai da sentenza – abbiano luogo.
Molfetta, 28 maggio 2018
Per il Circolo Legambiente di Molfetta “Giovanna Grillo”
Il Presidente Marco Di Stefano