note per il futuro

Elezioni 2017, il futuro è dietro l’angolo

Legambiente e Lup organizzano un confronto tra i candidati sindaco su politiche ambientali e gestione del territorio


Si svolgerà giovedì 1° giugno, alle 19, il prossimo confronto tra i candidati alla carica di sindaco della città di Molfetta. A organizzarlo, il Circolo Legambiente “Giovanna Grillo” e il Laboratorio d’Urbanistica Partecipata di Molfetta.


Si parlerà di qualità della vita e del verde urbano, di fruizione del litorale costiero, di gestione dei rifiuti. E, ancora, di strumenti per la pianificazione urbanistica, di consumo di suolo e di mobilità. Le politiche per l’ambiente e per il territorio faranno da filo conduttore delle sei domande poste ai candidati. Domande che riflettono, oggi più di ieri, esigenze non procrastinabili, istanze ormai diventate emergenze, non solo per le future generazioni, ma anche per quelle presenti.
Il degrado di cui è preda la città – civile, culturale, estetico – necessita di azioni e risposte chiare e immediate. Il passato, recente e remoto, porta con sé le contraddizioni di una gestione né all’altezza delle vocazioni espresse dalla Molfetta di un tempo, né al passo coi nodi cruciali dettati da dinamiche più ‘alte’, non certo comunali o localistiche.
Molfetta, lo si è sempre detto, come laboratorio di futuro. L’auspicio è che i prossimi amministratori ne abbiano coscienza e sappiano, in un verso o nell’altro, ricostruire il volto e l’identità di questa città.

30 maggio 2017

Domanda 1 a cura del LUP

La partecipazione dei diversi soggetti quali la popolazione, i portatori di interessi, i politici e i professionisti, struttura i contenuti dei nuovi strumenti urbanistici, a partire dalla legge 20/2001. Il contributo della cittadinanza attiva, finalizzato alla definizione del progetto e non al semplice confronto consultivo, risulta fondamentale nel caso in cui si voglia realmente avviare una nuova progettazione urbanistica indirizzandosi verso la riqualificazione urbana ed ambientale, al fine di costruire visioni e strategie tali da definire azioni nel breve, medio e lungo periodo. La nuova pianificazione comunale deve inoltre risultare compatibile con gli strumenti di pianificazione sovraordinata: PAI, aree naturali protette, PPTR. Tale quadro di coerenza rende impossibile il completamento dell’attuale strumento di pianificazione comunale (PRG) così come definito e impone una riflessione aperta alla cittadinanza sul trasferimento dei diritti edificatori attualmente presenti nel vigente PRG che al momento appare di impossibile attuazione; con la LR n. 24/2004 si postula invece la preventiva attribuzione di tali diritti con l’introduzione di un nuovo strumento urbanistico basato sulla perequazione. L’attuale pianificazione comunale appare pertanto vecchia e farraginosa e qualsiasi tentativo di portare a termine il vigente PRGC si scontra con il difficile adeguamento agli strumenti sovraordinati. Ci si scontra anche con i nuovi temi del governo territoriale regionale: riscoperta del territorio come bene comune, qualità dell’ambiente, qualità della vita, tutela dei valori ambientali, sociali e culturali, attivazione di processi di partecipazione sociale.
Quali sono quindi gli strumenti o le strategie che la nuova amministrazione adotterà per risolvere in tempi brevi la complessa situazione urbanistica locale? Quale concezione del territorio e del paesaggio il vostro programma sottende in relazione alle sfide lanciate nei piani di governo del territorio regionale?

Domanda 2 a cura di LEGAMBIENTE

Il rapporto tra m2 di verde/abitanti di Molfetta continua a rimanere molto al di sotto degli standard minimi previsti dalla vigente legislazione; la chiusura del Parco di Mezzogiorno e la mancata realizzazione del parco urbano di Lama Martina rendono questo problema ancora più grave. In città si registra una forte carenza di spazi ed attrezzature pubbliche, quelle presenti non sono né correttamente, né efficientemente gestite e manutenute. Quali sono le azioni concrete (di breve, medio e lungo termine) che ritenete necessario attuare per risolvere questi problemi e dunque offrire alla collettività quegli spazi e quei servizi che contribuiscano fortemente ad accrescere la qualità della vita?

Domanda 3 a cura del LUP

Per effetto delle distorsioni della contemporaneità, Molfetta negli ultimi dieci anni ha visto il proprio territorio e la propria città completamente trasformati ed alterati:
•    decentramento funzionale dei servizi e delle centralità e la contemporanea perdita di ruolo del centro cittadino;
•    la polarizzazione ed esplosione delle periferie urbane;
•    un consumo di suolo pervasivo con conseguente riduzione delle superfici agricole.
Sul territorio si sono operate trasformazioni irreversibili, si sono messe in discussione numerose strutture di lunga durata sia della campagna che della città. La città senza qualità che si è prodotta include al suo interno aree in attesa di essere costruite, standard non realizzati, infrastrutture non completate.  L’immagine è quella di una città priva di ordine urbanistico.
Le previsioni di crescita demografica alla base della pianificazione urbanistica degli anni 90 sono state inoltre smentite dal trend negativo che ha portato ad una consistente diminuzione della popolazione residente. Tali previsioni avevano generato una consistente prospettiva di espansione urbana, sia in termini di superficie urbanizzata che di volumi residenziali.  La realizzazione di notevoli cubature nelle aree periferiche, con conseguente aumento delle reti infrastrutturali, ha comportato maggiori oneri manutentivi alla cittadinanza. La situazione attuale mostra anche una notevole sofferenza da parte dei proprietari coinvolti nelle aree di espansione non ancora realizzate, vessati da tassazioni esose senza una reale prospettiva di concretizzazione del loro investimento. Quali risposte intende dare la nuova amministrazione alla cittadinanza, ai proprietari dei suoli ed al tema generale dell’interesse pubblico a riguardo del contenimento del consumo di suolo? In che modo si intende passare dallo slogan all’azione?

Domanda 4 a cura di LEGAMBIENTE

Negli ultimi anni il rapporto tra Molfetta ed il mare è entrato in crisi: il nuovo porto commerciale, la prevista condotta sottomarina, un Piano delle Coste adottato che non riesce a risolvere il problema della scarsità di spiagge libere (rimane il dato sconcertante di 3 cm di battigia per ogni abitante), il peggioramento della qualità delle acque marine dovuto a vari fattori (l'inefficienza del nostro depuratore, gli scarichi provenienti dalle città vicine, gli ordigni bellici, i fanghi e gli inerti diffusi dal cantiere del nuovo porto commerciale, la proliferazione dell’alga tossica). Quali le azioni immaginate per costruire un nuovo scenario che affronti e risolva le varie criticità, assecondare la vocazione portuale, bonificare il nostro mare, tutelare e valorizzare la fascia costiera di Torre Calderina, sviluppare modalità di fruizione e gestione della costa di levante che contemperino interessi pubblici e privati?

Domanda 5 a cura del LUP

La realizzazione di un’altra città che contiene attività lavorative, servizi a livello provinciale e regionale e “non luoghi”, concentrando attività economiche e commerciali nelle zone artigianali e produttive, ha prodotto un innaturale svuotamento della città consolidata ed una forte dipendenza funzionale con conseguente innalzamento della mobilità urbana ed extraurbana tra i due poli.
Qualsiasi piano urbanistico generale nelle sue molteplici articolazioni (piani attuativi), deve essere correlato a una pianificazione adeguata al sistema della mobilità. L'attuazione di scelte di trasformazione del territorio slegate dalle scelte trasportistiche, può portare nel tempo a rincorrere le problematiche e a risolvere gli effetti indotti, effettuando azioni, non sempre economicamente convenienti e comunque non sinergiche. Con la redazione del PUMS il comune di Molfetta ha intrapreso un percorso virtuoso, verso la razionalizzazione dei sistemi di mobilità urbana.
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile è riconosciuto dalla Commissione Europea come lo strumento di pianificazione di livello strategico per perseguire obiettivi nella mobilità sostenibile.
Partendo da questi presupposti è fondamentale pianificare e gestire la mobilità dei prossimi anni, con un orizzonte temporale del medio-lungo periodo (10 anni), in un quadro di complessiva coerenza e integrazione dei diversi piani di settore.
La nuova amministrazione intende attuare il PUMS e le progettazioni esecutive sulla mobilità lenta, allineandosi alle scelte regionali ed ai più recenti indirizzi sviluppati a livello dell'Unione Europea ed a livello nazionale e regionale, al fine anche di riequilibrare i sistemi di mobilità attualmente riferiti solo al traffico carrabile per riconnettere le due polarità urbane?

Domanda 6 a cura di LEGAMBIENTE

La nascita della S.A.N.B. (Servizi Ambientali per il Nord Barese) S.P.A., società che gestirà il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti urbani tra i comuni di Ruvo, Terlizzi, Corato, Bitonto e Molfetta pone al centro una visione di governance che metta insieme le conoscenze e le competenze delle municipalizzate nella prospettiva del miglioramento del servizio (porta a porta, spazzamento, pulizia e bonifica dell’agro e delle coste) e della riduzione e trasformazione dei rifiuti (realizzazione degli impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti, potenziamento delle isole ecologiche, centri del riuso ed educazione ambientale), soprattutto, alla luce di una situazione emergenziale della Regione Puglia sia per i dati della raccolta che per quelli degli impianti disponibili (soprattutto per la frazione umida). Quale sarà il ruolo dell’A.S.M. Molfetta in questa prospettiva?

 

Nota pervenuta dal candidato Isa De Bari