No alle trivelle, sì al Referendum del 17 aprile
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Al via, anche a Molfetta, il comitato referendario. Associazioni, partiti e singoli cittadini, insieme, per dire stop alle trivellazioni in mare
Si avvicina l’appuntamento referendario di domenica 17 aprile, quando i cittadini potranno esprimersi sulle trivellazioni in mare (nel mare Adriatico, e non solo; alle porte delle isole Tremiti, e non solo).
Anche a Molfetta si annunciano iniziative per sensibilizzare la popolazione sull’argomento. «Legambiente chiama a raccolta tutte le associazioni, i partiti e i singoli cittadini che abbiano a cuore la questione: l’obiettivo è costituire un comitato referendario capace di informare e portare al voto, in modo consapevole, il numero più alto possibile di cittadini» dichiara Marco Di Stefano, presidente del circolo Legambiente.
Nonostante il vuoto informativo di questi mesi, la partita è importante perché si tratta di dare un segno a governo e parlamento sulla volontà popolare in tema di sfruttamento della risorsa mare, che con le trivelle (per l’estrazione di gas e petrolio) ammesse persino entro le 12 miglia, subirebbe prevedibili danni ambientali destinati fra l’altro a riflettersi sulle attività turistiche.
L’incontro per la costituzione del comitato referendario si terrà domani, lunedì 7 marzo, alle ore 19,presso la sala stampa di Palazzo Giovene.
Molfetta, 6 marzo 2016
Ancora sulla sanificazione delle strade
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Il 6 aprile abbiamo ricevuto la risposta dell'Assessore Ottavio Balducci alle nostre richieste.
Ecco le ulteriori considerazioni e richieste che Legambiente, WWF, Terrae, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, ENPA Molfetta, Lega Abolizione Caccia, Lo Stregatto anno formulato all'Amminstrazione comunale, anche alla luce delle attività di senificazione recentemente ripetute in città.
Legambiente conferma il NO al maxi progetto dei canaloni
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“Rinaturalizzare i terreni come primo passo per la salvaguardia idraulica del territorio.”
Legambiente ribadisce il proprio no al maxi progetto proposto dal Comune di Molfetta e Consorzio ASI per mitigare il rischio idrogeologico in area industriale.
Un progetto costosissimo (oltre 25milioni di euro), dannoso, dall’altissimo impatto ambientale e paesaggistico (si prevede lo sbocco di uno dei due canali nei pressi dell’Oasi di Torre Calderina) che non risolverà affatto il problema del rischio idrogeologico. Rischio idrogeologico che, vale la pena ricordare, è la conseguenza diretta – come più volte denunciato dalla stessa associazione - di un utilizzo sbagliato del territorio con un’edificazione selvaggia in zone evidentemente fragili e non idonee in cui le Autorità avrebbero dovuto imporre il vincolo di inedificabilità.
Per un’edilizia a misura d’ambiente
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Il circolo Legambiente di Molfetta “Giovanna Grillo” ed il L’U.P. – Laboratorio di Urbanistica Partecipata di Molfetta hanno presentato le loro osservazioni al R.E.C. – Regolamento Edilizio Comunale della nostra città.
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