comparto 17 volumi

L’approvazione del “Piano di lottizzazione per la ristrutturazione urbanistica delle volumetrie esistenti nel comparto 17” chiude in maniera definitiva il procedimento, iniziato nel 2001.

Il valore della terra EventoFB WEB m

A Molfetta negli ultimi vent’anni edificati 430 metri quadri al giorno
Il 16 aprile a Molfetta un convegno organizzato da Legambiente, associazione Bio Germo e ordini professionali

Come usare correttamente i suoli e come trattare bene la terra, ridandole il valore che merita. Parte da qui l’iniziativa promossa dal circolo Legambiente di Molfetta, associazione Bio Germo e numerosi ordini e collegi professionali (architetti, geologi, ingegneri, agrotecnici e periti agrari).
«La risorsa suolo è un bene insostituibile e il suo spreco porta con sé conseguenze irreversibili», dichiarano gli ambientalisti. Non si tratta soltanto di preservare ambiente e paesaggi, ma anche di garantire il fabbisogno alimentare delle popolazioni.

Legambiente interviene sul piano di comparto

foto palazzi

Un comparto congestionato, carente di servizi e di aree verdi, cioè l’ennesimo sfregio urbanistico a Molfetta. Legambiente, in collaborazione con il Lup (Laboratorio di urbanistica partecipata), presenta le sue osservazioni all’Amministrazione Comunale, che ha appena avviato le consultazioni per la procedura di assoggettabilità del piano del comparto 18 alla Vas (Valutazione ambientale strategica). In sostanza, si tratta di capire se è giusto o no sottoporre questo piano a una procedura di verifica della sua compatibilità ambientale. Capire, cioè, se è giusto o no calcolarne l’impatto sull’ambiente.

Che cosa pensano Lup e Legambiente

foto comparto 17 s

Il comparto 17 si affaccia, da un lato, sul mare e, dall’altro, sul cimitero. È, in parte, l’area occupata un tempo dal complesso industriale Palbertig. La sua storia è esemplare, come tante e più di tante già vissute a Molfetta: edilizia a brandelli, strade disegnate con riga e squadra, sorprendenti scelte urbanistiche (un gruppo di palazzi ubicato in una cava) e norme ‘furbette’ per favorire l’ampliamento del carico urbanistico consentito. “Si tratta, insomma, di un caso di scuola, frutto soprattutto di errori politici che risalgono al passato e che però anche questa amministrazione non dà segni di voler affrontare”, commentano le associazioni Lup e Legambiente che hanno di recente presentato, congiuntamente, note e osservazioni al piano di comparto.

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